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La mia indole 7


di maledesire
24.04.2025    |    2.002    |    3 9.3
"“Che troia sei senza intimo, pronta all’uso” dice quello alla mia destra mentre il suo grosso dito medio si infila completamente dentro di me iniziando a..."
Suona il cellulare e non rispondo, è Silvia la mia ragazza e non so cosa rispondere. Ci sono diverse sue chiamate sono passate 30 ore circa da quando sono rimasto solo in casa. È stata difficile tra crampi, sogni e corse in bagno. Credo ormai di essermi finalmente liberato di tutta quella sborra e piscio che avevano riempito il mio corpo.
Mi alzo e mi ributto per l’ennesima volta in doccia, questa volta la faccio fredda per svegliarmi. Decido di mangiare qualcosa ma quando vado nel reparto giorno sento una puzza bestiale, un mix di fumo, droga, sudore, sesso, sborra e piscio.
Il pavimento è appiccicoso e quindi mi metto a pulire. Mi appaiono davanti le scene vissute questa notte, di tutti quei cazzi che ho preso e il mio cazzo si gonfia. Decido di uscire da quella casa e andare a correre per scaricarmi. Nel cassettone non trovo più i miei boxer ma solo jockstrap e tanga femminili con un biglietto con la scritta: il tuo buco deve essere sempre di facile accesso. Rimango un po’ fermo imbambolato, poi prendo pantaloncini e canotta e me ne scappo senza intimo al di sotto.
Fa un caldo cane e incontro pochi runner, la corsa mi aiuta a scaricarmi, sono nell’argine e finalmente arrivo verso la zona dove al di sotto ci sono alcuni alberi dove fermarsi all’ombra quando in senso contrario vedo arrivare tre ragazzi di colore che incontro spesso durante le mie corse. Sono tre statue d’ebano di oltre 190 cm e una massa di muscoli che so lavorare come PT e modelli. Ogni tanto abbiamo chiacchierato e corso insieme. Li ho incontrati anche in qualche pub ma niente di più. Ci incrociamo e si fermano.
“Ciao anche tu qui nonostante questo caldo?”.
“Ciao sì avevo bisogno di scaricarmi” dico mentre mi piego con le mani sulle ginocchia a riprendere fiato.
Si avvicinano e ho la mia faccia all’altezza dei loro pacchi che quei pantaloncini sudati delineano perfettamente evidenziando notevoli dotazioni.
“Noi il solito allenamento ma abbiamo anche bisogno di scaricarci i coglioni e tu sei la cagna perfetta al momento giusto”.
Rimango stordito e senza parole e mi rimetto in piedi mentre mi circondano ed i loro corpi sudati si appiccicano al mio premendo le loro patte contro di me.
“Piano ragazzi che fate che avete in mente?”.
Le mie mani vengono prese e strofinate su due pacchi di notevoli dimensioni mentre un'altra mano si intrufola dentro i miei pantaloncini e un dito mi stuzzica il buco.
“Che troia sei senza intimo, pronta all’uso” dice quello alla mia destra mentre il suo grosso dito medio si infila completamente dentro di me iniziando a muoversi.
Gemo di dolore e piacere e loro mi fissano con un ghigno diabolico.
“Eh si siamo anche noi parte del club e ora ci occuperemo noi di te come da tempo i nostri cazzi desideravano. Io l’ho sempre detto che secondo me eri una gran troia ma loro erano contrari. Ora in due abbiamo già apprezzato le tue qualità di cagna, ma il terzo non era collegato e non sa quanti cazzi si sono svuotati dentro di te; quindi, ora fagli vedere come sono golosi di cazzo i tuoi buchi mentre ti godi il mio cazzo nelle tonsille e il mio amico ti stuzzica la prostata con il suo. Ora leccami il sudore mentre scendi lentamente verso il mio cazzo” dice quello davanti a me mentre le dita nel culo diventate due mi allargano aprendosi al mio interno.
Siamo tutti grondanti di sudore e il loro odore è molto accentuato. Vengo preso da dietro per le braccia mentre una mano spinge la mia testa verso il petto del tipo davanti a me facendomi strusciare sul suo sudore. Obbedisco e con la lingua inizio a leccare mentre la mano sulla testa dirige il mio movimento strusciandomi su quel petto di marmo.
Ho la faccia piena del suo sudore mentre molto viene gustato dalla mia lingua portandomi a mille l’eccitazione e la voglia di essere nuovamente scopato a fondo. Mi vengono calati gli shorts e un grosso cazzo inizia a strusciarsi nel solco del mio culo scoperto. Invece di gridare aiuto gemo di piacere mentre scendo verso l’ombelico dove mi attende una grossa cappella lucida di precum che faccio in tempo a gustare prima di essere spinto lungo il tronco venoso di quel grosso cazzo che mi riempie la bocca e man mano spinge quella grossa cappella nelle tonsille. La sento fare pressione e spingere senza remore nell’esatto momento in cui il grosso cazzo alle mie spalle si pianta dentro di me anch’esso lento e inesorabile per farmi percepire ogni cm fino ad un’ultima spinta che mi avrebbe provocato un forte urlo tappato invece dalla succosa cappella piantata a fondo nelle mie tonsille.
Lacrime scendono copiose dai miei occhi mescolandosi al sudore che mi riempiva la faccia mentre i due cazzi rimangono a fondo dentro di me. Mi concentro a respirare con il naso ma quella pressione in gola mi porta a produrre una abbondante quantità di saliva e catarro che sento salire mentre il cazzo nel culo esce improvvisamente per poi ripiantarsi con un unico affondo fino alle palle, cosa che mi porta a buttare fuori un mix di saliva, catarro e precum dai bordi della bocca e dal naso.
Vengo così liberato per alcuni secondi in cui i miei polmoni ritornano a riempirsi di ossigeno prima che i due inizino ad usare i loro cazzi come martelli pneumatici, uno tenendo fissa la mia testa per le orecchie e l’altro facendo perno sulle mie braccia per dare più forza e velocità ai suoi affondi. I rumori della mia gola e delle palle che sbattono sul mio culo riempiono quel luogo di pace.
L’idea che qualcuno ci veda non li sfiora o forse li eccita maggiormente, mentre continuano a usarmi come la peggiore delle puttane. E questo mi piace, ho il cazzo duro come il marmo.
“Ehi tu non te ne andare vieni anche tu a scopare questa cagna”.
“Dove l’avete pescata questa troia. Stavo per scendere a pisciare in mezzo agli alberi ma forse c’è un posto migliore dove svuotarmi!”
Tutti e tre ridono e il tipo che mi scopa in gola si toglie dalla mia gola alzandomi la testa per i capelli e sputandomi addosso.
“Vero troia che ora mi fai fare bella figura e ti gusti ogni goccia di piscio di questo ragazzetto porcello?”
“Aaah siii lo facciooo” rispondo gemendo di piacere per quel cazzo nel culo che sembra crescere sempre più.
Il ragazzo si avvicina e con terrore scopro essere uno dei ragazzi che frequenta la mia palestra. Anche lui rimane sbalordito ma poi un ghigno si forma nel suo viso.
“Ma guarda il torello bagnino che frequenta la stessa palestra beccato con due grossi pali neri che lo scopano a pelle come la peggior delle puttane. Apri sta cazzo di bocca e bevi ogni goccia o ti sputtano”.
Obbedisco e a bocca aperta ricevo il suo intenso getto di piscio che devo ingoiare più volte mentre il nero alle mie spalle pianta a fondo il suo cazzo riempiendomi di sborra tra le risate di tutti i presenti.
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